Tra i principali fattori di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari, oltre alla mancanza di attività fisica, al sovrappeso e al tabagismo, figurano l’ipertensione, il tasso troppo elevato di colesterolo nel sangue (ipercolesterolemia) e il diabete.
Nel 2017, il 19% degli uomini e il 16% delle donne soffrivano di ipertensione o prendevano medicinali per curarla. La percentuale aumenta gradualmente con il progredire dell’età: dai 65 anni, il 47% della popolazione, uomini e donne in ugual proporzione, è affetta da ipertensione (G13). Inoltre, in questa fascia di età si riscontrano differenze a seconda del livello di istruzione: nel 2017, le persone senza formazione postobbligatoria soffrivano più spesso (53%) di ipertensione rispetto alle persone con una formazione di grado terziario (42%). Tra il 1992 e il 2017 la diffusione dell’ipertensione nella popolazione è aumentata continuamente: dal 14 al 18% a livello complessivo e dal 36 al 47% tra le persone di 65 anni e più.
L’ipercolesterolemia è un disturbo metabolico. È controllata meno spesso dell’ipertensione: nel 2017, il 45% degli uomini e il 47% delle donne hanno fatto controllare il colesterolo nei 12 mesi precedenti l’indagine, mentre il controllo della pressione è stato fatto dal 71% degli uomini e dall’82% delle donne. Nel 2017 a soffrire di ipercolesterolemia o a prendere medicamenti per abbassarla era il 13% della popolazione. Tra le persone di 65 anni e più questo problema riguarda il 32% della popolazione, con una preponderanza tra gli uomini (36%) piuttosto che tra le donne (28%). Nel 2002 i tassi erano sensibilmente più contenuti (18%) tra le persone di 65 anni e più senza alcun divario significativo tra i sessi (uomini: 19%; donne: 17%).
Il diabete è una malattia grave e costituisce un notevole fattore di rischio di malattie cardiovascolari. Vi sono due tipi principali di diabete. Il diabete di tipo I, relativamente raro, è dovuto alla produzione insufficiente di insulina da parte del pancreas. Il diabete di tipo II deriva da una resistenza all’insulina; è molto più diffuso (90—95% di tutti i casi di diabete) e tipicamente si manifesta in età avanzata. Nel 2017, il 4% della popolazione soffriva di diabete o assumeva medicamenti per diminuire il tasso di zucchero nel sangue o si iniettava insulina. La malattia colpisce l’11% delle persone di 65 anni e più, con una preponderanza degli uomini rispetto alle donne (14 contro il 9%, G14). Dal 2007 queste proporzioni non sono quasi aumentate (uomini: 11%; donne: 8%). Ammette di soffrire di diabete l’8% delle persone che hanno frequentato solo la scuola dell’obbligo, mentre questa quota è pari al 5% per chi ha concluso una formazione del grado secondario II e al 4% per i titolari di un diploma del grado terziario.

